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scritto da yanez il 16 apr 2010

Se è vero che la fotografia, così come la conosciamo oggi, deve le sue origini alle sperimentazioni di Niépce prima e di Daguerre poi,  non si può negare che ben 2 secoli prima ci fu chi, per primo, scrisse con la luce le più belle pagine della storia della pittura mondiale. Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, è colui che stenderà sulla tela una nuova visione del mondo. Le emozioni, i gesti, le atmosfere, sono disegnate e rese vive con l’uso sapiente della luce. I suoi quadri, escluse rare eccezioni, sono scene teatrali, in cui il fondale buio concentra lo spettatore sui personaggi che esprimono la loro vita, i sentimenti, le paure, le angosce del vivere quotidiano, sostenuti e guidati da pennellate di luce a volte radente, altre penetrante e incidente. Colori brillanti si alternano a toni più pastellati, sempre aderenti alla naturale luminosità del soggetto che sia una natura morta, un ritratto, o un’opera religiosa. La mostra che ho visto a Roma alle Scuderie del Quirinale, raccoglie forse i quadri più rappresentativi di questo genio della luce. Per me, appassionato di fotografia da sempre, nonostante già conoscessi l’opera di Caravaggio, è stato entusiasmante ed emozionante, pormi di fronte a delle così rare espressioni di tecnica fotografica. Vedere interi libri, lezioni, pratiche con fotografi, racchiusi nello spazio di una tela e rendersi conto di quanto la creatività umana possa essere di gran lunga superiore a qualsiasi teoria, è una esperienza formante. Ho rivisto la teoria zonale, i punti aurei, le linee di fuga, le prospettive costruite con i chiari e scuri. La concezione dello spazio del Caravaggio è tridimensionale, con la luce crea volume, i corpi acquistano spessore, vita, sembrano muoversi, uscire dalla tela, quasi a voler partecipare lo spettatore di loro stessi.

La luce usata per esprimere, comunicare, rendere partecipi di un’emozione che vive oltre il tempo, questo è per me il Caravaggio.

Per chi fosse interessato la mostra “Caravaggio” sarà alla Scuderie del Quirinale  fino al 13 giugno 2010.

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5 Commenti a “Il genio della luce”

  1. daniele scrive:

    le opere di caravaggio sono uniche.i giochi di luce con le quali le ha composte sono la sua caratteristica.Recentemente sono stato a San luigi de’ Francesi a vedere la “CHIAMATA DI MATTEO”
    DANIELE

  2. daniele scrive:

    ieri sono andato a vedre la mostra fantastica.molto suggestive le due cene di emmaus e la deposizione

  3. daniele scrive:

    http://www.liberonweb.com/
    su questo link si possono trovare tutti i libri che si desidera per generi autori materia ed editori,chiunque quindi voglia leggere di più su caravaggio qui si può informare

  4. daniele scrive:

    questo è un sito di storia dell’arte per chi vuole vedere le operehttp://www.wga.hu/index1.html

  5. daniele scrive:

    http://www.wga.hu/index1.html

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