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scritto da yanez il 20 nov 2008

Scrivo questo articolo perché ho notato che molti confondono il “novello” con il vino della nuova annata. Sono due cose molto diverse. Sostanzialmente il “novello” nasce in Francia, con la dicitura “Beaujolais Nouveau” e si commercializza a partire dal 6 novembre. Si differenzia dal vino comune perché è fatto con una tecnica di vinificazione particolare: “la macerazione carbonica”. Questa tecnica comporta una prassi diversa dalla vinificazione tradizionale: l’uva non viene pigiata inizialmente, ma, intera con i raspi, viene posta in vasche chiuse a tenuta stagna sature di diossido di carbonio (CO2) per un certo tempo che va a 8 a 15 giorni. Passato questo tempo, l’uva viene pressata e si continua con la vinificazione tradizionale. I vini novelli sono leggeri, meno strutturati, morbidi e con pochi tannini, molto profumati soprattutto di aromi primari, fruttati con una dominante di albicocca e banana. Questa tecnica studiata già da Pasteur è stata impiegata per la prima volta in Francia nella zona della Borgogna (intorno alla cittadina di Beaujolais), negli anni ’30 del XX secolo dal ricercatore Flanzy che sperimentò la conservazione dei grappoli sotto CO2 ed ottenne involontariamente un mosto gradevole e profumato. In Italia la “creazione” del vino novello va ex-aequo ad Angelo Gaja negli anni ’70 con il «Vinot» ed al «S.Giocondo» di Giacomo Tachis per i Marchesi Antinori, ma oggi il fenomeno conta quasi 330 produttori per circa 19 milioni di bottiglie. A differenza dei cugini francesi che utilizzano solo il vitigno Gamay vinificato al 100% con la macerazione carbonica, noi utilizziamo un po’ tutti i vitigni (sono 59 quelli previsti dai vari disciplinari) con prevalenza di Merlot, Cabernet Sauvignon e Sangiovese, e il nostro disciplinare prevede che solo il 30% dell’uva sia vinificata con la macerazione carbonica e il restante con vinificazione tradizionale. Nel disciplinare non è neanche specificato che l’uva debba provenire dall’ultima vendemmia, per cui  è possibile fare delle miscelazioni anche con vini di annate diverse, tutto a discapito della qualità. Per cui quando comprate un novello attenzione, informatevi prima sulla cantina e come viene prodotto. Se cercate i vini prodotti con la tecnica francese, in Italia sono in pochi che riescono a gestirla perché richiede una attrezzatura ed una organizzazione di produzione  molto particolare.

A breve pubblicherò un articolo per spiegare più dettagliatamente la tecnica della macerazione carbonica.

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5 Commenti a “Novello o vino nuovo”

  1. daniela scrive:

    Non ho molte frequentazioni con i novelli francesi, che comunque mi sembrano migliori di quelli italiani. In generale, è un tipo di vino che non amo molto. Trovo che sia aspro e tagliente e ho sempre avuto difficoltà a digerirlo: è come un pugno nello stomaco che arriva pochi secondi dopo la deglutizione. Dopo aver letto questo articolo capisco che forse questa sensazione spiacevole è dovuta alla “macerazione carbonica” e al contatto con i graspi. Insomma, personalmente, del novello mi sento di poter fare a meno. Non so voi…

  2. manu scrive:

    Figo questo articolo!
    Ma tu quale preferisci, pero’ il gusto banana non l’ho mai inteso al mio palato! BOH! Manu

  3. yanez scrive:

    Non è facile riconoscere i profumi, comunque l’aroma banana-albicocca deriva dalla trasformazione dell’acido cinnamico in estere (un tipo di alcol semplificando molto) prodotto durante la fermentazione. Tra un po’ scriverò un articolo per spiegare meglio la macerazione carbonica. Comunque io preferisco i vini più strutturati e complessi, i novelli non mi interessano se non per pura conoscenza.

  4. manu scrive:

    Accidenti come sei diventato tecnico, ma prima di postare che fai studi? Molto di piu’ che a scuola vedo! sapevo io che eri una risorsa poco espressa. :-)))
    Alla cena di compleanno pero’ avrei voluto esserci anche io per degustare quel vino portentoso che hai portato a casa. E meno male che sei astemio….
    Un abbraccio
    Manu

  5. Antonio scrive:

    Sto preparando una tesi sulla macerazione carbonica: mandami tutto il materiale che hai, ho scrivimi quello che sai. Ciao.

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